La primavera sta arrivando... fatica a farsi spazio tra le nuvole e la pioggia, ma io la sento e la vedo nelle giornate che si sono allungate, nei fiori che iniziano a sgranchirsi dopo l’inverno, nei passerotti fuori dalla mia finestra,...
Un giorno in canotta e shorts a prendere il sole e quello dopo rinchiusa a casa a guardare i fiocchi di neve scendere copiosi.
Questo incoerente andamento meteorologico rende le persone da una parte apatiche dall’altra in trepida attesa dell’estate.
Queste strane situazioni spingono le persone a comportarsi di conseguenza. Sto andando a correre al mattino e guardo film sdraiata sul divano il pomeriggio, guardo l’albero in giardino diventare sempre più orgoglioso per tutti i fiori che lo stanno abbracciando e cerco ancora qualche rara foglia autunnale, non ho voglia di uscire e invece celebro ogni giorno con degli aperitivi serali sempre più lunghi... Ho voglia di divertirmi e rilassarmi.
La primavera è una stagione di passaggio. Sì, le stagioni più importanti, quelle che segnano un cambiamento radicale, sono l’estate e l’inverno, mentre quelle di transito sono l’autunno e la primavera. Però quest’ultima, a differenza dell’autunno, porta in sé una tale forza da non poter non essere celebrata.
Non so perché, ma, nella mia testa, mi ricorda un caleidoscopio. La primavera è così: un oggetto non di necessario utilizzo, ma che collochiamo nella nicchia dei nostri ricordi felici dell’infanzia. Ci incanta ogni volta che viene riutilizzato dopo che si è per caso ritrovato nella soffitta tra scatoloni pieni di oggetti ricoperti di polvere. Tutti quei disegni che crea sono effetti ottici,finzioni, ma quanto sono belli! Quando ce lo abbiamo tra le mani siamo sotto il suo potere... è un illusionista e noi siamo suoi spettatori, ma una volta che lo appoggiamo ce ne dimentichiamo fino a quando qualcuno non decide di tornare in soffitta dopo... beh... diciamo dopo altre tre stagioni ;-)