domenica 19 dicembre 2010

Paris c'est chic


“Sapete che cosa si fa il primo giorno che si è a Parigi? Ci si procura un po’ di pioggia, una pioggia che non sia troppo forte però, e una persona veramente carina con la quale girare in taxi per bois boulogne. La pioggia è importante perché essa dà a Parigi un profumo speciale, sono i castagni bagnati dicono..”

Audrey Hepburn spiega in Sabrina l’essenza della capitale della Francia con queste parole. Anche io, come la madame che scoprì Givenchy, ti mando alla scoperta di una città che cambia costantemente, che può essere vissuta da soli, con gli amici, con la famiglia,…

Paris è una donna disponibile, pronta per essere amata ed elogiata, desiderosa di essere corteggiata e di mostrarsi in tutto il suo scintillio. Si alza dal tavolino dove state gustando champagne, si allontana scivolando passo dopo passo oltre una tenda di velluto color porpora, si volta e con lo sguardo ti invita a seguirla.

È impossibile non amarla visceralmente, per farlo però bisogna apprezzarla dalla cima della tour eiffel ai vialetti bui e insidiosi del quartiere di Montmartre.

Questa guida tascabile per Parigi è per tutte le persone che amano i sani piaceri della vita, per coloro che sono innamorati dell’arte e per chi vuole rilassarsi in un mood che ricorda delle dita che tamburellano i motivi di Yann Tiersen in Amelie.

Punto primo: gusto Godersi i sapori in Francia è un dovere patriottico. Propongo Ladurée e Fauchon. La prima è la mia pasticceria preferita, dove ci sono i più buoni macarons del mondo, la seconda è una deliziosa tentazione cioccolatosa. Il pranzo, se è una bella giornata, va fatto godendosi la natura, il fiume e i passerottini, quindi si parte per Boi du Boulogne.

La Durée: 75 avenue Champs Elysées (metro: F.Roosvelt e poi proseguire verso l’Arc du triomphe)

Fauchon: 24-26 place de la Madeleine (metro: madeleine)

Chalet les Iles: metro: Rue de la Pompe, attraversare Boulevard Lannes e proseguire per Place de Colombie, Avenue de saint Cloud(in un parco), svoltare a destra per Chemin de CentuireLac Inferieur. Lì ci sarà un battello per attraversare il lago)

Punto secondo: vista Le serate magiche a Le Lido sono speciali, soprattutto per gli effetti scenografici. Ballerine, elefanti, piramidi enormi e fontane che si susseguono sul palco, eccezionale.

Essendomi cara l’arte, ma madame, è giusto parlare dei musei. Quelli d’ordinanza, dal Louvre(dove non bisogna mai credere alla scritta sortie) al musee D’Orsay, offrono opere emozionanti: Amore e Psiche di Canova, Donna che legge di Renoir, la Gioconda di Leonardi da Vinci,... però il quartiere Marais offre per me prospettive nuove: sarà il fatto che è rimasta integra l’architettura pre-rivoluzionaria o la presenza del museo di Picasso e quella delle arti. I tre posti per me più interessanti sono il museo Branly, fortemente voluto da Chirac e realizzato dall’architetto J.Nouvel, innovativo e ambizioso, la galleria LH e Le Laboratoire, vicinissimo al Louvre, è pura creatività.

Le lido: 116 bis avenue Champs Elysées (metro: F.Roosvelt) Spettacoli: 21.30 e 23.30

Musee du Louvre: (metro: Musee du Louvre)

Musee D’Orsay: 62 Rue de Lille(metro: Palays Royale)

Quartiere Marais: (metro: Saint Paul)

Museo Branly: 37, quai Branly (metro: Iena)

Galleria LH: 6 rue Saint Claud (metro: Saint Sebastien, Froissart)

Le Laboratoire: 4, rue du Bouloi (metro: Louvre, Rivoli)

Espace du P.Richard: 9 rue Royale (metro: Madeleine) galleria con le nuove promesse dell’arte

Punto terzo: udito Al posto di immergerti nel chiasso dei bohemiens, ti lascerai stupire dal silenzio dei giardini di Cluny. Se inoltre una domenica mattina il tuo spirito cristiano ti conduce a Notre Dame, nell’Ile de la cité, oltre a rimanere stupito dell’assenza del gobbo e a camminare tra i viali alberati più romantici di Paris, potresti ascoltare una messa gregoriana. La voce dei cantori sembra uscire dalle colonne, come se fosse la cattedrale stessa ad innalzare inni al Signore.

Giardini di Cluny: 9 Rue du Sommerard (metro: Maubert-Mutualité)

Notre Dame: 6 place du Parvis(metro citè)

Punto quarto: olfatto Le vie di Paris al mattino presto sono intrise di burro e profumano di croissant, ma penso che, come nostri grandi concorrenti, sia il caso di mandarti a controllare la loro produzione di vino. Cave Augé è la più importante enoteca internazionale, un posto che sembra dover ospitare, quasi per destino, l’arrivo dei veri cultori di Bacco.

Cohier: 270 rue du Faubourg Saint-Honoré (metro: Ternes) premio 2006 per la migliore baguette

Cave Augé: 116 blvd Haussmann (metro: Saint Augustin)

Punto quinto: tatto Mercatini. Sì, rovistare tra cartoline e libri di letteratura francese del secolo scorso permette alle mani di ricordare quel ruvido color avorio consumato di belle epoque. Scegliere i libri immersi in un parco definito “un giardino di odori” per via delle erbe aromatiche è una sensazione pacifica. Se invece vuoi una carezza di miele sulla pelle basta andare da Hermes e farsi coccolare da un nuovo foulard/fazzoletto.

Se invece vuoi una sensazione fresca, o meglio ghiacciata, vai all’Ice Kube, bar notturno fatto di ghiaccio, ad una temperatura costante di -7gradi

Mercatino dell’usato: Parc Brassens (metro: Porte de Vanves)

Hermes: 42 Avenue George V (metro: George V, vicino agli Champs Elisées)

Ice Kube: 1-5 Passage Ruelle (metro: la Chapelle)