domenica 18 gennaio 2009

Bubbly face


Ogni sera, prima di andare a dormire e immergersi nell’accogliente mondo dei sogni, ci si guarda allo specchio.
Si ammira o si osserva desolati la propria immagine riflessa. Gli occhi carichi di stanchezza, i denti digrignati per lo stress, la smorfia vicino alle labbra accentuata per le preoccupazioni e, man mano che i giorni scorrono, piccole rughe che cerchiamo costantemente di far sparire, quanto invece esse sono il nostro vissuto, sono il formarsi continuo della nostra vita, sono solchi che imprimono sulla pelle le nostre memorie.

Ci si osserva con occhi spenti e sognanti, si prendono un po’ di batuffoli di cotone e lo struccante, come se fosse un rituale, e si comincia a togliere quella copertura, quel muro che mostriamo agli altri. Si cerca di togliersi tutte le costrizioni sociali, tutte le ipocrisie e tutte le attività di facciata che ogni giorno stendiamo e cerchiamo di uniformare sul nostro viso.
Davanti al proprio specchio non ci si può mentire. Si calca in maniera sempre più forte il cotone premendolo sul proprio volto e si cerca di cancellare tutte le tensioni quotidiane. Si passa una, due, tre, quattro volte, beh… tutte le volte necessarie per sentirsi meglio, per sentirsi più coscientemente noi stessi, per sentirsi vivere appieno. Ci si sciacqua con una sempre nuova e piacevole sensazione di leggerezza e poi si ritorna a osservarsi.

In quel momento, nel momento in cui siamo noi e noi sole, senza maschere e copioni, possiamo concederci un sincero commento. In quel momento ci è concesso un sorriso sereno e rasserenante. Sappiamo prenderci cura di noi stessi e risolvere ogni screzio e, grazie a questa forza, dobbiamo ricordarci che possiamo sempre andare avanti. Sorridere a sé stessi è una cura potentissima, è una coccola privata ed intima necessaria per affrontare ciò che accadrà domani. Come diceva Rossella O’Hara “dopotutto domani è un altro giorno”.
Con questo spirito combattivo, con sogni e speranze risposti sia nel nostro futuro sia in uno scricchiolante cassetto nel nostro cuore, ci appoggiamo sul cuscino e ci abbandoniamo alla notte e al suo misterioso fascino.

Nessun commento:

Posta un commento